All'estremo sud del Lazio, il Parco Regionale di Gianola e Monte di Scauri è collocato sulla lingua costiera che separa i Monti Aurunci dal mare del Golfo di Gaeta e rappresenta uno dei pochi lembi verdi di un territorio assai antropizzato. L'area protetta è costituita da rilievi collinari con quote non superiori ai 40 metri sul livello del mare dai quali emerge, con i suoi 123 metri, il Monte di Scauri. Il clima, particolarmente mite e di tipo decisamente mediterraneo, consente piacevoli visite e passeggiate durante tutte le stagioni dell'anno. Di particolare fascino è il periodo primaverile, quando ginestre, cisti, eriche, gladioli e altre piante della folta macchia mediterranea, colorano rupi e scogliere a picco sul mare. Da non perdere la sughereta, dove, tra alberi secolari e dirupi, si dimentica, per alcuni istanti, di essere soltanto a pochi metri dal mare!

Oltre al fascino degli ambienti naturali con sentieri immersi nella folta vegetazione il Parco è impreziosito da numerosi resti di epoca romana segno di un intensa attività umana che incessantemente si protrae da 2000 anni, fino ai giorni nostri. Non è certo un caso se già in quelle epoche l'uomo avesse compreso l'unicità di questi paesaggi.

Da ricordare, infine, l'area marina protetta, ove sarà possibile, a riparo da rumori molesti, esplorare i fondali o semplicemente nuotare in tranquillità.

FONTE: LAZIO ETERNA SCOPERTA

La Villa di Mamurra

Fu edificata nel 50 a.C. per volontà di Mamurra, un facoltoso cavaliere romano, di origine formiana, vissuto in età repubblicana. Tale edificio che sorgeva a pochi metri dal mare doveva estendersi, in lunghezza, per alcune centinaia di metri. Oggi rimangono, di esso, diversi ambienti posti in modo discontinuo lungo un tratto di costa di oltre 200 metri. Il visitatore può ammirare due cisterne che servivano per raccogliere l'acqua piovana e quella proveniente dai vicini Monti Aurunci. Tali cisterne dette "Maggiore" e "delle Trentasei colonne" presentano caratteristiche costruttive innovative. Si può inoltre ammirare la "Grotta della Janara", un corridoio scavato nella roccia utilizzato per congiungere la parte superiore della villa con una serie di vasche termali, poste a livello del mare, di cui restano ben visibili i perimetri. Del tempio di Giano di forma ottagonale, conserviamo soltanto alcune rovine (in fase di recupero) poiché è andato distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Del complesso, in ogni caso, rimangono altre testimonianze di dimensioni inferiori ma non per questo di minor interesse.

Attualmente è possibile visitare la Cisterna Maggiore che sarà aperta al pubblico osservando il seguente calendario:

Dal 16 Settembre al 14 Giugno: tutte le domeniche dalle ore 10.00 alle 13.00

Dal 15 Giugno al 15 Settembre: tutte le domeniche dalle ore 16.30 alle 19.30